Vicenda MEDA SERVIZI: breve sintesi...

Come da richiesta emersa in alcuni post, ecco una sintesi sulla vicenda Meda S.p.A.. Sintesi poiché per spiegare in pieno tale vicenda ci vorrebbero giorni e molto più di un post… Naturalmente è la nostra visione della vicenda, cui siamo potuti arrivare con i dati in nostro possesso. Dati e documenti, non semplici ipotesi.

Meda Servizi S.p.A. era presente nel programma elettorale della Lega Nord nel lontano 1992.
Anche il parto è risultato difficile nel 1994, quando il Tribunale di Monza (nonostante il parere favorevole della Procura della Repubblica) rifiuta di omologare per ben due volte la società di Meda. La sentenza della Corte d’appello di Milano, sentenza che ha fatto diritto e giurisprudenza, finalmente rende giustizia ordinando l’iscrizione presso il registro delle imprese.

Nasce questa società a capitale pubblico ma di diritto privato e pluriservizi che ha previsto una durata di cinquant’anni. Inizia con i rifiuti attraverso un’associazione in partecipazione dove il servizio banale dei rifiuti diventa differenziato e continua con il gas metano e l’acqua, dove versa al comune una media di un miliardo all’anno di vecchie lire, miliardo che ovviamente sostituisce le imposte locali. Infatti il livello di pressione fiscale locale è il più basso tra i comuni della brianza.

L’obiettivo è raggiunto; il comune deve fare determinati servizi, anziché appaltarli li svolge direttamente secondo i metodi in vigore nel settore privato e riversa gli utili conseguiti sul territorio, sostituendo le imposte e tasse locali.

Partecipa ad una cooperativa per i servizi sociali, crea un consorzio di imprese locali, e tanti servizi si aggiungono a quelli che sta realizzando. Proprio i nuovi servizi (tra cui la gestione dello sport) portano la Meda servizi a fare consistenti investimenti per raggiungere gli obiettivi.

Ma la Lega perde le elezioni e la nuova amministrazione presenta una situazione disastrosa, gridando a inesistenti buchi etc…etc… con il chiaro intento di allontanare gli azionisti di minoranza e poter cedere le reti ad altra azienda (ciò risulta dagli interrogatori di numerosi testimoni).
Il piccolo azionista Coop. Aretè si appella e con sentenza n. 2284/04 il Tribunale di Monza dichiara nulla in ogni parte “la situazione disastrosa presentata da questi signori” perché non vera e quindi per forza “falsa” (ricordo che è l’unica sentenza emessa sulla vicenda Meda Servizi, non da un solo giudice ma da un Collegio giudicante).
Cosa hanno fatto?? Semplice, tutti i crediti della Meda Spa hanno detto che non esistono (erano diversi miliardi). Quando compriamo una casa facciamo un mutuo; abbiamo un debito che pagheremo in venti o trent’anni, ma abbiamo comperato la casa per quel valore; loro hanno detto di no, cioè esiste solo il debito del mutuo e gli immobili non valgono nulla, quindi buchi. Pazzesco!!!
Di più, hanno chiuso tutte le attività che l’azienda svolgeva.

Non è finita. Supponiamo per un momento che ci fossero dei buchi per mille euro. Dopo tanto frignare questa gente copre il buco per mille Euro (ricapitalizzazione della società). Come mai sto buco diventa (in proporzione) di diecimila?? Che fine hanno fatto quei soldi? Come mai i liquidatori nominati dalla stessa amministrazione si sono ribellati e hanno chiamato in giudizio il Comune??

E’ una vicenda vergognosa oltre che assurda. Questa azienda svolgeva i servizi migliorandone l’efficienza, costavano meno ed i vantaggi rimanevano alla comunità locale. Certo, oggi capiamo che ha dato tanto fastidio e non sappiamo in che stato di coma l’hanno portata.

Al momento, la Lega, come specificato nel programma, ritiene non si possa stabilire o decidere quale futuro avrà questa società perché mai, nei cinque anni passati, è stato fornito un quadro chiaro ed effettivo della stessa. Dovranno essere valutate le varie strade possibili, ma solo dopo aver attentamente analizzato lo “stato” ci salute della Meda Servizi.